27/5/2024
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Snellire la produzione e ridurre gli sprechi: questi i focus principali su cui sembra si stiano maggiormente concentrando le catene di distribuzione a seguito di questi anni di incertezze. Ma per raggiungere questi due obiettivi è essenziale definire metodologie gestionali pensate nei minimi dettagli, motivo per cui il Supply Chain Management (SCM) sta assumendo un ruolo sempre più centrale nelle aziende.
Se applicato correttamente infatti, il SCM può portare a benefici non solo in termini di tempo e costi, ma anche di efficienza produttiva e guadagno. Ma di cosa si tratta? Con Supply Chain Management, sigla utilizzata a partire dagli anni ’80, si intende un insieme di tecniche e metodologie che permettono di pianificare e gestire al meglio la catena di distribuzione con particolare riferimento alle fasi della logistica; il SCM, inoltre, mira a integrare la Supply Chain con la gestione dei rapporti tra gli attori coinvolti, dagli intermediari, ai fornitori, fino ad arrivare ai clienti finali.
Il SCM ha subito un’inevitabile evoluzione nel corso dei decenni: mentre prima la gestione riguardava prevalentemente il “micro-cosmo” interno a un’azienda, entità che veniva considerata come attrice a sé stante sul mercato, oggi è essenziale guardare al contesto in cui l’impresa opera, allargando la visuale a tutte le interconnessioni che si generano lungo la catena produttiva e all’ampio panorama in cui ci si trova ad agire.
Ciò è stato reso imprescindibile non solo dai processi di globalizzazione, ma anche dall’avvento delle tecnologie che hanno invaso ogni settore produttivo evidenziando i benefici della coordinazione tra gli attori. Non a caso, al giorno d’oggi, si parla di Smart Logistics ossia dell’ottimizzazione della logistica attraverso lo sfruttamento delle tecnologie più avanzate con l’intento di migliorare le fasi di lavoro lungo tutta la catena di distribuzione: dalle merci in entrata, al magazzino, alla distribuzione, passando per il monitoraggio di tutti i processi.
La Smart Logistics costituisce uno dei perni centrali su cui si deve basare oggi il Supply Chain Management, in quanto fondamentale per automatizzare i processi produttivi, rendere più efficaci gli iter decisionali, ridurre gli errori, accrescere la flessibilità operativa e aumentare la raccolta e la condivisione di dati lunghi tutti i livelli della Supply Chain. Integrare le soluzioni digitali con il SCM permette all’azienda di avere una visione d’intero su tutta la catena produttiva, potendo così individuare e anticipare eventuali criticità, nonché gestendo meglio il coordinamento di tutti gli attori coinvolti.
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